La poliurea si ottiene in seguito alla reazione chimica di contatto tra due componenti un isocianato alifatico o aromatico (parte A) e un’ammina polifunzionale o miscele di ammine (parte B)
La poliurea si ottiene in seguito alla reazione chimica di contatto tra due componenti un isocianato alifatico o aromatico (parte A) e un’ammina polifunzionale o miscele di ammine (parte B) ad una temperatura che puo’ oscillare tra i 50°C e gli 80°C, una pressione di applicazione tra i 150 e 200 bar ed un rapporto di miscelazione in volume opportunamente variabile in funzione delle specifiche del Produttore, ma che generalmente si presenta in ragione di 1:1.
Di prodotti venduti come Poliurea ce ne sono tanti, ma in realtà sono “tagliati” con componenti ibridi. Infatti , la presenza di ammine puo variare da una percentuale altissima (prossima al 100%) sino ad una percentuale molto bassa (vicina al 2%). Questa modifica comporta una variazione delle caratteristiche proprie del materiale, riducendo le qualità in termini di impermeabilità, elasticità, aggressioni chimiche, abrasione, ecc... che ne risultano compromesse.
Il termine poliurea e stato utilizzato negli ultimi anni e stato utilizzato in maniera impropria, creando tuttora confusione tra poliurea pura e poliurea ibrida. La poliurea pura non deve contenere nella sua formula gruppi ossidrilici, a differenza dei sistemi ibridi caratterizzati dalla presenza di gruppi OH e di catalizzatori.
Un sistema ibrido ha una composizione che e una combinazione dei suddetti sistemi (poliuretanico e poliureico). Il componente isocianato puo essere lo stesso utilizzato per la poliurea pura. La miscela di resine e invece una combinazione di ammine terminate e resine polimeriche idrossile - terminate e/o estensori di catena. Per ottenere la medesima reattività e necessaria l’aggiunta di uno o piu catalizzatori; per tale motivo i sistemi ibridi, pur avendo un ampio ambito di applicazioni, sono tuttavia più sensibili all'umidità rispetto alla poliurea pura. Inoltre poiché la reazione catalizzata tra poliolo ed isocianato risente delle variazioni di temperatura della fase applicativa, a differenza di quanto accade invece tra ammina ed isocianato, il sistema risulta meno performante.